
Autore: Luca Marchini
Data di pubblicazione: 06 marzo 2025
TFR: OGNI DIPENDENTE PUÒ SCEGLIERE. MA QUAL È L’OPZIONE MIGLIORE?
Quando si parla di Trattamento di Fine Rapporto (TFR), ogni lavoratore ha una scelta importante da fare: lasciarlo in azienda o destinarlo a un fondo pensione.
Questa decisione non è banale, perché ha un impatto diretto sul capitale che avrai a disposizione una volta raggiunta l’età della pensione.
Ma quali sono le reali differenze tra queste due opzioni?
E qual è la scelta più vantaggiosa?
Scopriamolo insieme.
TFR in azienda: Come funziona?
Se scegli di lasciare il TFR in azienda, l’importo accantonato viene rivalutato ogni anno in base a un coefficiente fisso (1,5%) più una quota variabile legata all’inflazione (75% dell’indice ISTAT).
Pro:
✔ Il capitale è garantito e cresce con un tasso predefinito
✔ Se cambi lavoro o vai in pensione, riceverai il montante accumulato
Contro:
❌ Il rendimento è spesso inferiore rispetto ad altre forme di investimento, come il fondo pensione
❌ L’inflazione potrebbe erodere il potere d’acquisto del capitale accumulato
❌ La tassazione finale è molto più elevata rispetto a quella applicata ai fondi pensione
TFR in un fondo pensione: vantaggi e opportunità
Se decidi di destinare il TFR a un fondo pensione, i tuoi risparmi vengono investiti in strumenti finanziari, con la possibilità di scegliere diversi comparti di investimento (conservativo, equilibrato o dinamico) in base alla tua propensione al rischio e agli anni mancanti alla pensione.
Pro:
✔ Maggiori rendimenti nel lungo periodo grazie all’investimento sui mercati finanziari
✔ Vantaggi fiscali: la tassazione sul capitale finale può scendere fino al 9%, di gran lunga inferiore rispetto al TFR lasciato in azienda
✔ Possibilità di beneficiare dei contributi aggiuntivi del datore di lavoro e della deducibilità fiscale dei versamenti volontari
Contro:
❌ Il capitale non è immediatamente disponibile fino alla pensione, anche se puoi ottenere anticipazioni in alcuni casi specifici, come acquisto prima casa o spese mediche
❌ Se cambi idea, non puoi riportare in azienda il TFR versato nel fondo pensione. Puoi trasferirlo a un altro fondo pensione o riscattarlo parzialmente. È quindi una scelta irreversibile per la quota già versata.
Un confronto pratico: quanto vale la tua scelta?
Per comprendere la reale differenza tra le due opzioni, vediamo tre casi concreti, considerando un’inflazione media del 2% e un investimento in un comparto Crescita/Dinamico (Equilibrato per il caso del 50enne).
Età: 30 anni
Stipendio netto mensile: € 1.500
TFR in Azienda: € 69.588
TFR in Fondo Pensione: € 141.348
Differenza: + € 71.759
Età: 40 anni
Stipendio netto mensile: € 2.000
TFR in Azienda: € 98.339
TFR in Fondo Pensione: € 185.792
Differenza: + € 87.453
Età: 50 anni
Stipendio netto mensile: € 2.500
TFR in Azienda: € 125.308
TFR in Fondo Pensione: € 192.231
Differenza: + € 66.923
Come puoi vedere, destinare il TFR a un fondo pensione permette di ottenere un capitale significativamente più alto alla pensione. Qual è la scelta migliore per te?
Non esiste una risposta valida per tutti: la decisione dipende dalla tua età, dalla tua stabilità lavorativa e dai tuoi obiettivi finanziari. Ad ogni modo, nella maggior parte dei casi, a prescindere dall’età anagrafica del soggetto lavoratore, il fondo pensione rappresenta l’opzione più vantaggiosa.
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